In vista della riapertura delle scuole superiori, prevista per lunedì 11 gennaio, Francesco Berardinelli, studente del liceo scientifico “Einstein” di Teramo e presidente della Consulta Provinciale degli studenti, accompagnato da tutti i componenti della Giunta, ha visitato gli istituti superiori del Teramano per distribuire ottocento copie del vademecum contro il contagio del coronavirus, ideato e curato dalla Giunta stessa. La delegazione è stata accolta dai dirigenti scolastici delle diverse scuole visitate che, a conclusione dell’incontro, hanno ricevuto le copie dell’opuscolo con i consigli su come combattere e prevenire il diffondersi del pericoloso virus tra la popolazione scolastica. Saranno gli stessi rappresentanti della Consulta a illustrare le norme agli alunni delle singole scuole, anche affiggendole nelle aule come memorandum.
Hanno preso parte al giro nelle scuole, oltre al presidente Berardinelli, i componenti della giunta esecutiva Jacopo Di Michele (Convitto “Delfico”), Greta Leone (Liceo Scienze Umane “Illuminati”), Gianluca Di Marzio (IIS “Alessandrini – Marino”), Andrei Cristi Paval (IISS “G. Peano – C. Rosa”), il segretario Lorenzo Di Vittorio (Liceo Saffo) e il professor Marco Pompa, docente referente per la Consulta dell’Ufficio scolastico provinciale. “Nel corso delle varie riunioni con i dirigenti scolastici, l’ufficio scolastico provinciale, le aziende di trasporto, la Consulta provinciale degli studenti – afferma il presidente Berardinelli – è emersa la necessità impellente di sensibilizzare tutti gli studenti delle scuole superiori della provincia in merito alla prevenzione del contagio dal coronavirus. La Consulta si è sentita in dovere di assumersi questo incarico, al fine arrivare in modo capillare ad ogni alunno abbiamo deciso di scrivere e stampare un opuscolo esplicativo e graficamente accattivante in cui sono riassunte tutte le buone pratiche da seguire sia a scuola sia, soprattutto, sui mezzi pubblici. Sono certo che questa iniziativa aiuterà a cambiare alcune delle cattive abitudini riscontrate nel primo rientro, coscienti che la responsabilizzazione degli studenti, futuri cittadini, sia il fine da perseguire”.