Per usare un termine appartenente al linguaggio tetrale o cinematografico possiamo affermare che ci siamo trovati di fronte al classico colpo di scena: il titolo di Serie B del Teramo Basket 1960 non è stato acquisito dal consorzio di Carlo Antonetti “AmareTerAmo” ma se lo aggiudica la Teramo a Spicchi che eredita così la terza serie nazionale dalla società di Ermanno Ruscitti.
Antonetti non è riuscito quindi a concretizzare l’idea del consorzio che aveva presentato pubblicamente a fine giugno e oggi pomeriggio, in una conferenza stampa, ha chiarito i motivi legati soprattutto al poco tempo a disposizione e anche alla prudenza di non voler forzare la mano e compiere passi falsi: “Purtroppo il tempo è stato tiranno – ha dichiarato Antonetti – e non sono riuscito a raggiungere un numero congruo per garantire solidità al progetto e la giusta tranquillità economica ai partecipanti. Era troppo presto per agire e non ho voluto forzare i tempi. Sono stati però giorni esaltanti nei quali ho riscontrato grande entusiasmo con chiunque mi sono confrontato (imprenditori, istituzioni e la stessa Teramo Basket 1960 che ringrazio). Mi fa piacere di essere stato un flash, uno stimolo per tutto l’ambiente; sono carico e lavorerò per concretizzare questo progetto ambizioso”.
L’altra notizia infatti è che fondamentalmente Antonetti non esce di scena. L’ex presidente dello storico Teramo Basket degli anni d’oro della Serie A ha infatti chiarito di non voler mollare l’idea del consorzio ma di volerci lavorare in maniera minuziosa il prossimo anno: “Per me è l’inizio di un’avventura, le adesioni e il sostegno mi hanno dato la voglia di continuare e lavorerò con calma tutto il prossimo anno per costituire il consorzio e realizzare un progetto ambizioso. Non c’è nessuna fretta anche perché, citando il grande filosofo Confucio, l’impazienza può rovinare un grande progetto”.
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