Si è svolta questo pomeriggio la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo a Teramo, presso Largo San Matteo. Di seguito il loro comunicato e i motivi della protesta.
“Siamo lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura italiana, riuniti in un Coordinamento nazionale di realtà, collettivi e movimenti autonomi indipendenti, che si riconoscono negli art. 4, 9 e 33 della Costituzione Italiana, nella cultura etica del lavoro, nei suoi doveri e nei suoi diritti. Ma siamo anche tutte le cittadine e i cittadini che hanno fame di cultura. Il 19 maggio abbiamo inviato il Documento Emergenza alle Istituzioni, chiedendo espressamente di essere ricevuti con urgenza entro il 30/05/2020, per discutere su:
Un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza, salvaguardando i rapporti di lavoro in atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza di ministeri e INPS. Un tavolo di confronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, che abbia come priorità: salute per lavoratori, lavoratrici e pubblico; protocolli di sicurezza; finanziamenti pubblici; strumenti di riforma, sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica.
Qualora non ricevessimo risposta, preannunciamo la proclamazione di uno stato di agitazione permanente, con Manifestazioni unitarie nelle principali piazze italiane, fino allo sciopero di tutto il comparto e di tutte le azioni che riterremo più opportune.
La Cultura è un bene comune, vogliamo ribadirlo in questa manifestazione di piazza territoriale, pronti, quando sarà possibile, a scendere tutte e tutti insieme in una grande piazza nazionale”.
IL SERVIZIO